LA PROVINCIA DI CREMONA

20 novembre 2003

“Racconto il mio Po”
Ieri a La Provincia il noto scrittore con il suo nuovo libro

di Piero Zanoni

E’ nato in Argentina e vive con moglie e figli a Miami, negli Usa, ma sulla sua cremonesità pochi nutrirebbero dei dubbi. Non fosse altro che per il suo nome: Guido Mina di Sospiro. Il 43enne discendente dell’antica famiglia nobiliare cremonese è un autore noto a livello internazionale. In queste settimane è in Italia per promuovere la sua ultima fatica letteraria: si tratta del romanzo ‘Il fiume’, secondo volume della trilogia dedicata agli ‘inanimalia’ e in questo particolare caso al fiume Po, l’Eridano dell’epopea mitologica. Ieri, dopo aver presentato l’opera a Torino, Genova e Milano, è tornato nella sua terra d’origine.

La tappa cremonese ha coinciso con la visita al quotidiano ‘La Provincia’ assieme alla moglie Stenie. “Avrei dovuto chiamarmi Augusto – esordisce lo scrittore – come il nobile Augusto Mina di Casteldidone, mio padre Gaetano invece optò per Guido, in onore di mio nonno, colonnello d’artiglieria morto nel corso della Prima Guerra Mondiale. Gaetano si chiamava anche il mio bisnonno. Ora sono sepolti nella chiesa a Santa Maria del Campo, il podere ove dimora mio cugino (marchese, ndr) Michelangelo Martucci, figlio di Sofia Mina”. Nei prossimi giorni l’autore proseguirà il suo tour a Bologna, Roma e Napoli. “Faccio lo scrittore a tempo pieno ormai da una dozzina d’anni – racconta -. E scrivo in inglese anche se sono fiero di essere italiano. Lingua che i miei tre figli parlano benissimo: io e mia moglie Stenie siamo riusciti a far partire corsi d’italiano nelle scuole della Florida. Ogni anno torniamo in Italia in estate, abbiamo una casa ad Azzano, sul lago di Como”.

Il successo internazionale Guido Mina di Sospiro l’ha raggiunto con il libro ‘The Story of Yew’ (La storia del tasso), pubblicato nel 2002 da Rizzoli con il titolo ‘L’albero’. Un successo di critica e di pubblico per un lavoro lo stesso autore definisce “di difficile collocazione”. Impossibile catalogare sia ‘L’albero’ che ‘Il fiume’ nelle opere di fiction o di fantasy: ecco dunque nascere un nuovo ‘filone’ della narrativa, legata agli ‘inanimalia’. “Dopo essermi fatto portavoce della storia dell’albero (il tasso bimillenario d’Irlanda, ndr), ho narrato in prima persona le memorie del Po”. E proprio dal libro emerge l’amore e la poesia per il Grande Fiume datore di vita, la civiltà del Po, ridotto a semplice corso d’acqua sempre più inquinato, ormai inanimato perché il Dio del Fiume se ne va in esilio, sebbene a malincuore.

L’autore, Guido Mina di Sospiro a Cremona