Il giornale dell’Altomilanese

Venerdi 5 marzo 2004

Il secondo episodio della trilogia in stile new age

Miti e leggi della natura

Guido Mina di Sospiro torna con un libro dedicato al fiume Po. La narrazione che vuole sensibilizzare l’uomo verso questo  speciale mondo si apre sulle riflessioni di una Goccia di Pioggia.

“Il Signore degli anelli” non è una novità in questi ultimi anni. L’opera di Tolkien risale al 1954 e, grazie alla trasposizione cinematografica, ha portato sugli schermi le fantasie di milioni di persona, le gesta di elfi e nani, mostri e fate, guerrieri e uomini in equilibrio tra pace e guerra.” Guido Mina di Sospiro autore cui libro oggi porto alla vostra attenzione sceglie la mitologia e le grandi leggi della natura per raccontarci una storia che ruota intorno la figura centrale di un fiume – il Po – con l’intento di illuminare le menti e i cuori degli esseri umani, da sempre espressione di cattivo esempio, in constante ricerca della redenzione. Librandosi nella immensa maestosità della natura e atterando dolcemente tra ninfe e sottoboschi e tutto quel mondo nascosto che vive intorno al fiume, la storia concede ‘libera uscita’ a simboli e riflessioni scomodando personaggi epici e leggende popolari. Non solo un pamphlet new age, come ne abbiamo letti tanti in questi anni di insicurezze, ma un’opera narrativa coinvolgente dove equilibrio e introspezione sono ben dosati e distribuiti tra le tante pagine dell’opera . La pietra filosofale e i quattro elementi, gli gnomi, la storiona e la tinca, il Ticino e il Mincio, ma anche Venere e il Dio Pan; Guido Mina di Sospiro dimostra di conoscere appieno le figure mitologiche del nostro passato e, con questo ma anche con un precedente libro di una importante trilogia, dona un luogo e un’ambientazione reale alle vicende. Dunque, le montagne Maggiori diventano le Alpi e quelle minori gli Appennini; fanno capitolino Carlo Magno e Attila, oltre che Leonardo e Hitler. Goccia di Pioggia, narratore e protagonista, racconta un pezzo della nostra storia: da quando il fiume è stato creato, seguendo i meccanismi del tempo, fino ai nostri giorni. Oggi purtroppo, quel fiume risente della presenza di elementi ostili – dai fosfati alla siccità – ma l’insegnamento degli antichi resiste: tutto scorre, tutto procede. La vita, come le snaie e la felicità. Così, si conferma il motto “non ci si può bagnare due volte nello stesso fiume”

-Daniele Oldani