20 Agosto 2001
Tremezzo. Lo scrittore americano Guido Mina di Sospiro
In vacanza sul lago di Como l’uomo che parla agli alberi

TREMEZZO – Un italo-americano sul lago, a Villa “I Platani”, una delle ville-scrigno per l’arte e la natura, dove sono stati censiti, per esempio, alberi monumentali millenari: è Guido Mina di Sospiro, scrittore di successo, tornato in villeggiatura nei luoghi dell’infanzia, con la moglie, spagnola e i tre figli maschi. «Ho girato il mondo, ho visitato uno per uno tutti i laghi prealpini europei. Ma il lago di Como è il più bello, è il sogno romantico che continua. Come diceva Goethe, se potessi fermare quest’attimo, venderei l’anima». L’attimo di una vacanza per ristorare lo spirito, per ritrovare memorie della famiglia di nobili a cui appartiene e per trarre ispirazione per nuove opere, il seguito delle straordinarie favole ecologiste che l’hanno reso famoso e che presto arriveranno in Italia.
La prima favola ecologista, intessuta di botanica, storia naturale, mitologia, religione, letteratura, storia e filosofia è «The Story of Yew», le memorie di un albero di tasso di duemila anni. Esiste davvero, in Irlanda. La storia dà pensiero ed anima a protagonisti non umani, ma li pone in rapporto con le creature umane, ne cerca i legami misteriosi. Forse tutto fa parte dello stesso disegno, della stessa scienza della vita: è la suggestione che pervade il lettore e lo porta a conclusioni consolatorie. Per le parti scientifiche e storiche, Guido Mina di Sospiro s’è avvalso della collaborazione di grandi studiosi angloamericani. Il secondo volume della trilogia, in fase di pubblicazione, è «From The River», le memorie di un grande fiume, il Po, percorso palmo a palmo dallo scrittore, che anche in questo caso, ha dato voce agli elementi naturali, traendone tutte le cose che hanno da dire, avendone viste tante. Il terzo volume avrà per protagonista un altro io non umano, di chiara fama. Forse sarà possibile saperne di più solo l’anno prossimo, quando l’autore tornerà sul lago, a ricaricarsi di fascino, quello che poi trasmette con le sue opere. Per lui, «il lago di Como ha un fascino aristocratico, da conservare intatto». Si era trasferito dall’Italia a Los Angeles, dove si occupava di critica musicale e ora abita a Miami. Al lago affida un messaggio: «Non tradire lo spirito di questi posti».