IL GIORNALE

IL GIORNALE, 5 dicembre 2002

L’ALBERO CHE RACCONTA LA STORIA DEL MONDO

Un tasso plurisecolare racconta la propria vita. È questa l’idea inedita di Guido Mina di Sospiro, scrittore dal nome altisonante che si è cimentato in un’impresa letteraria fuori dal comune. L’albero (Rizzoli, pagg. 292, euro 14) è il primo volume di una trilogia che, dopo le memorie del tasso, raccoglierà i ricordi di un fiume e in seguito di un vulcano. Ma perché proprio un tasso? “Mi sembrava interessante – afferma l’autore – vegetava già milioni di anni fa, prima della comparsa dei dinosauri, molto prima della comparsa degli uomini.” Non solo. Mina di Sospiro ci spiega che il tasso è l’albero dei paradossi: chiamato anche l’albero della morte, è il più longevo. Uccide (è velenoso per gli uomini e per la maggior parte degli animali), ma è in grado anche di curare: dalle sue foglie si estrae il Taxol, una delle sostanze anti-cancro più efficaci.

La trama: un maestoso esemplare di tasso femmina è il fedele testimone e il protagonista di millenni di storia. Sotto le sue fronde ne succedono di cotte e di crude che l’albero, regina della foresta, racconta con il distacco e la garbata ironia che si addicono alla sua veneranda età. Commosso, ricorda la nascita “24.740 lune fa quando spuntai dalla soffice Terra” e, secolo dopo secolo, la scoperta (e la paura) dell’uomo, i riti animistici dei Celti, l’avvento del Cristianesimo e la strana sorte della IX Legione Hispana, di stanza in Britannia, vicenda misteriosamente svanita nella storia (che avesse tentato di invadere l’Hibernia, l’odierna Irlanda?). Vittima nel 1448 di monaci francescani che ne recidono il tronco per farne legna da ardere, rinasce miracolosamente per assistere, anni dopo, alla distruzione dell’abbazia da parte delle truppe di Cromwell.

In seguito, l’albero si coalizza con gli animali e le altre creature del regno vegetale per sconfiggere le querce nemiche che insidiano la sua foresta. E qui si apre probabilmente il capitolo più affascinante del libro. Con la meticolosità dello scienziato e la chiarezza del divulgatore, Mina di Sospiro ci introduce ad alcuni misteri della natura non sempre bucolici: per eliminare le piante nemiche invadenti, gli alberi sono in grado infatti di utilizzare armi raffinate. Oltre a strangolare le radici o fare ombra con le fronde per impedire la fotosintesi, riescono a inibire la crescita della piante nemiche emettendo delle tossine fino a sopprimerle del tutto. Al tempo stesso sanno essere dispensatori di vita. Come il tasso della nostra storia che, disperato per un corbezzolo ammalato, decide di emettere attraverso le radici dei fitormoni che salveranno l’amico in punto di morte. Ed è così che la vicenda del tasso commuove e avvince. È infatti la storia infinita, una never-ending story, la stessa di noi tutti esseri umani, animali e vegetali che viviamo sullo stesso suolo. Buoni, cattivi o semplicemente spaventati.

Una parola merita anche l’autore, un aristo-chic, di quelli in estinzione. Rampollo di una famiglia aristocratica italiana, è nato a Buenos Aires, è cresciuto a Milano e si è laureato in musica e cinema in Usa. Dopo aver fatto il giornalista si è stabilito con sua moglie e figli a Miami. Durante una trasferta in Italia, un bel giorno, davanti agli alberi secolari nel parco della nonna sul lago di Como, rimase folgorato da un’intuizione che gli cambiò la vita. Decise che avrebbe raccontato una storia un po’ diversa dal solito. Iniziò così la ricerca del suo santo Graal vegetale. Non perse tempo e si mise a consultare i più grandi studiosi nelle varie scienze naturali, “spesso dei pazzi completi”, botanici, biologi eccetera, giusto per evitare di scrivere roba di fantasia in salsa New Age.

“Con questo libro – sostiene – la cui genesi è durata ben undici anni, ho voluto raccontare una favola che coniuga rigore scientifico, folklore, mitologia e precisione storica. Per questo mi sono incaponito per apprendere tutto l’apprendibile sull’albero stesso e sulla biologia, crescita e fisionomia non solo del tasso, ma di tutti i componenti della foresta in cui vive.” Dopo anni di ricerca, dentro il chiostro di un’abbazia francescana a Killarney, in Irlanda, il Nostro trovò finalmente il suo tasso ispiratore: un esemplare più unico che raro a poche centinaia di metri dal bosco di tassi più grande d’Europa. Ed è così che ha avuto inizio questa storia insolita che si è trasformata in un bel libro, consigliabile anche per i ragazzi.

©Marina Gersony